Seleziona una pagina

L’intervista è stata pubblicata sui gruppi Facebook QueenAtletica Master e Master Atletica Azzurra.

1) Ci offri una breve descrizione della tua attività come dirigente sportivo con particolare accento sulle iniziative impostate e concluse?

E’ dal 2000, da quando ho partecipato alla mia prima gara master, che cerco di far conoscere il mondo degli over 35, in particolare scrivendo articoli e news (Atleticanet, Correre e dal 2007 su Fidal Veneto). 4 anni fa sono stata eletta Consigliere Regionale, referente del settore Master, con obiettivi dichiarati ben definiti che sono stati realizzati, portando ad un cambiamento evidente, che ha dato dignità e entusiasmo al settore degli over 35 del Veneto. La sintesi del rendiconto delle attività svolte nel quadriennio, è stata presentata alle società venete il 18 dicembre scorso. Qui il documento

2) I programmi delle varie liste parlano spesso di Autonomia del mondo Master, ci daresti la tua versione di questa Autonomia se fossi eletta come rappresentante Master?

Noi di BUONATLETICA non parliamo di autonomia, ma di valorizzazione. Valorizzare il Mondo Master significa dargli dignità e per far questo è necessario supportarlo fornendo informazioni e servizi, mettendo gli atleti nelle condizioni migliori di gareggiare e ascoltandoli per capire le esigenze. Secondo noi è necessario portare avanti un “Progetto per gli atleti” con temi comuni ma declinati in base alla specificità delle diverse categorie: Assolute e Master, un insieme di azioni sistematiche in queste 6 aree di intervento: Informazione, Supporto Tecnico, Competizioni, Rappresentatività Nazionale, Valorizzazione, Dialogo costante, perché tutti gli atleti sono meritevoli di parti dignità, indipendentemente dall’età (vedi progetto). E’ la nostra visione dell’Atletica Circolare, a tutto campo che parte da quella giovanile e si completa con quella Master, cioè un’Atletica unica, con le specificità legate alle differenti fasce d’età, ma tutte con le stessa dignità.

3) Quali pensi che siano le risorse economiche che avrà a disponibilità il mondo Master in valore concreto?

I Master portano entrate per oltre 2 milioni di euro, quindi in un contesto che voglia valorizzare questa categoria è necessaria un’azione coerente del Consiglio Federale, che consenta di sviluppare le azioni previste dal “Progetto Atleti Master”. Come BUONATLetica avremmo dato il giusto peso a questo aspetto, facendo in modo che le risorse stanziate servissero a sostenere anche le attività riservate ai Master nei vari Comitati Regionali. Se sarò eletta, mi batterò perché questo avvenga.  Inoltre non dimentichiamo che i Master sono un’opportunità di sviluppo di azioni di marketing (stili di vita, qualità della vita, benessere, turismo sportivo, ecc…) che potrebbero portare risorse non solo per l’attività Master ma anche per tutti gli altri settori.

4) Ci dici quali sono le prime azioni che vorresti impostare nella honeymoon?

Quando parte un nuovo organismo è necessario un po’ di tempo affinché parta bene, pertanto mi metterei a disposizione per favorire il maggior dialogo e confronto possibile con gli altri consiglieri e con il presidente, avendo presente il fatto che siamo in un anno Olimpico. Parallelamente lavorerei per definire le priorità, tenendo conto che la macchina federale deve funzionare bene, se si vogliono avere gli strumenti per realizzare i progetti che noi di BUONATLETICA abbiamo in mente. Chiederei la costituzione dell’Ufficio Master e dell’avvio delle attività inerenti la Comunicazione e l’Informazione, servizi necessari affinché i Master abbiano riscontri concreti sul nuovo lavoro che è stato impostato. Chiederei il prima possibile la nomina dei Referenti Regionali master per iniziare il dialogo costante e per condividere le priorità di azione nell’ambito del Progetto Master. Agirei nella massima trasparenza, tenendo informati i Master sullo stato di avanzamento di tutte le iniziative.

5) Quale pensi sia la principale difficoltà che si incontra a lavorare per il mondo Master in Fidal? Es. Il riconoscimento di piena parità nelle varie attività sportive quali raduni, allenatori, disponibilità impianti, ecc o altro?

E’ inutile negarlo, ci sono ancora molte persone che hanno dei pregiudizi nei confronti dell’attività master. Con la mia esperienza in Fidal Veneto ho però potuto constatare come il miglioramento dell’attività master, la creazione di contesti di gara più dignitosi, l’aumento dell’informazione, l’apertura al dialogo, possa far ricredere anche i soggetti più restii stimolando contesti collaborativi. Le discriminazioni verso i master però purtroppo esistono e deve essere compito della Federazione vigilare. Come consigliere regionale sono intervenuta in alcune situazioni, ad esempio quando è stata organizzata una gara assoluta riservata ai Seniores fino ai 34 anni, oppure quando hanno escluso un lanciatore non per il valore tecnico ma in quanto master. Per quanto riguarda i raduni e gli allenatori li abbiamo previsti nell’ambito “Supporto Tecnico” del nostro Progetto Master. Un atleta master, in base alla fascia di età, va seguito con metodi di allenamenti diversi. Tante sono le esperienze maturate sul territorio in questo contesto, è giunto il momento di raccoglierle e valorizzarle, se si vuole impostare dei contenuti validi per  creare la base formativa per la nuova figura dell’istruttore di primo livello master, e per fornire una nuova specializzazione in ambito master agli allenatori.   Non dobbiamo poi dimenticare che molti atleti si allenano da soli e sarebbe importante avviare iniziative anche per questo target di atleti (raduni, webinar).

6) Come vedi la possibilità di integrare ancora meglio le gare Assolute con il mondo Master? Mi riferisco a misure di ingresso, distanze, altezza hs, ecc?

Noi di BUONATLETICA pensiamo che nell’attività su pista ci debba essere una maggiore integrazione tra gare master e assolute. In tutti i meeting nazionali dovrebbero essere previste nel pre-meeting gare dedicate ai master, insieme a gare giovanili e paralimpiche. Cosa che avviene già in alcuni eventi. Inoltre tutti i meeting regionali e provinciali dovrebbero prevedere sempre una o più gare master, rendendolo obbligatorio da regolamento nazionale. L’istituzione della figura del referente tecnico regionale, previsto dal nostro progetto, avrebbe anche il compito di verificare le esigenze di gare dei master della propria regione per mettere a calendario le gare più opportune. Dovrebbe inoltre essere predisposto un calendario dedicato che riporta tutte le gare master (anche regionali e provinciali) con funzioni avanzate di ricerca che consentano all’atleta di fare una ricerca per “gara” su tutto il territorio nazionale o sulla zona di interesse.  Funzione in realtà che sarebbe molto utile anche per il settore assoluto.